Vincenzo è un ragazzo appassionato di burger che gira l’Italia con i suoi amici alla ricerca del “burger perfetto”. Ne prova tanti, un po’ in tutte le regioni.

Ma ad un certo punto, l’Italia non basta più: da sempre sogna l’America, la patria dell’hamburger.

E allora si decide. Parte e va in USA, precisamente a San Francisco. Vincenzo vuole viverla sul serio l’America e decide di trasferirsi lì per 3 mesi.

Un posto per dormire ce l’ha, è in un appartamento trovato in offerta dove ad ospitarlo trova un suo coetaneo, Corin Evine. Vincenzo cerca subito lavoro per potersi permettere il suo soggiorno e comincia a bussare porta a porta ai tantissimi burger joint della California…

Finché uno di loro accetta e Vincenzo inizia a lavorare, entusiasta di questa nuova avventura. Vincenzo di giorno lavora, e la sera invece inizia un personalissimo “Burger tour” per scoprire i segreti americani.

Corin e Vincenzo condividendo lo stesso appartamento cominciano a conoscersi meglio e trovano quasi subito il giusto feeling. Si parla di burger, di basket e football americano e di hip hop.

Corin non riesce però a pronunciare correttamente il nome di Vincenzo e quindi, un po’ per gioco e un po’ per comodità, lo comincia a chiamare Vins.

Dopo alcuni giorni e dopo aver provato alcuni burger, che però non l’avevano entusiasmato, un pomeriggio chiede a Corin quale sia secondo lui il miglior burger in California. “In California every burger is the best, Vins!” afferma con una certa sicurezza Corin.

E allora Vincenzo gli risponde: “Perfetto, allora scegli tu dove andare, sono davvero curioso di provarlo stasera!”
Corin accetta, sorpreso dall’hype incontenibile di Vincenzo e lo porta a mangiare uno dei “best burger in town”.

Entrano, ordinano e finalmente arriva il burger.
Vincenzo guarda quel panino, lo osserva, lo fotografa per una storia sui social, lo addenta ma… rimane nuovamente deluso.
Il panino gli piace: buono, ottimo ma non è del tutto convinto.

Corin capisce dall’espressione di Vincenzo che qualcosa non va.

“The burger is good, right?” gli chiede.

Vincenzo è un po’ titubante ma poi si apre e risponde:
“Il burger è ottimo, ma quelli che mangio in Italia hanno qualcosa in più, qualcosa di speciale.”

Corin non la prende per nulla bene. “Are you f*ckin’ kiddin me? Vins, you can’t talk to me about italian burgers. You make pizzas, not burgers!”

Ma Vincenzo, che non sa davvero trattenersi quando si parla di burger, gli risponde
“Beh, come voi avete la pizza americana, noi abbiamo i burger italiani e abbiamo tutto il diritto di metterci dentro… Una parmigiana di melanzane!”

La discussione continua con toni molti accesi finché Vincenzo non decide di chiuderla lanciando una provocazione a Corin: “Torniamo all’appartamento e ti faccio capire di cosa parlo!”

Vincenzo è convinto della sua idea di burger e va esattamente così.

Tornati all’appartamento, dopo aver fatto la spesa in un negozio di tipicità italiane, Vincenzo prepara il suo burger con parmigiana di melanzane, scamorza e porchetta e lo serve a Corin, che è molto scettico e quasi stufo di tutto questo parlare.

Corin si siede, prende il panino, e con un’espressione di sfida lo prova… E qui succede l’inaspettato.

Corin vorrebbe trattenere le parole per non dare questa soddisfazione a Vincenzo, ma gli occhi ed il sorriso parlano chiaro. Poi dopo un altro morso, esplode: “Vins, this burger is f*ckin’ amazing!”

In quel momento Vincenzo capisce che la sua idea di panino può creare delle vere e proprie “vibrazioni positive”, quelle che lui definirà “burger vibes”. Quel panino non è solo nella sua mente. Quel concetto di panino può funzionare in tutto il mondo, non solo in Italia.

Vincenzo torna a casa con una missione precisa: far provare a tutti un panino che sia qualcosa in più di un noioso cheeseburger, quello stesso panino che l’ha fatto emozionare nei suoi tour con gli amici, le stesse emozioni che ha riscoperto sul volto di Corin.

Vincenzo riprende i suoi tour, ma questa volta per ricercare i prodotti eccezionali che l’Italia ha da offrire per metterli all’interno del suo burger dal gusto tutto italiano, ma in un ambiente che rispetti la filosofia americana.

Ed eccoci ad oggi, con il primo store “Vins” che apre nella città più americana d’Italia, per conquistare il Bel Paese e sognare a stelle e strisce.